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Tra leggende e convinzioni, il Ponte dei Sospiri è uno dei primi posti da visitare a Venezia, uno di quei must see che almeno una volta nella vita vanno visitati specialmente se con le persone più care. Forse il ponte più conosciuto di Venezia nonché omaggiato in tutto il mondo per molte ragioni è costruito in pietra d'Istria.
Il Ponte dei Sospiri è visibile in entrambi i lati ma è osservabile solamente da altri due ponti, il Ponte della Paglia e il Ponte della Canonica, poiché è pensile sul canale navigabile in gondola, il rio di Palazzo. Dall'esterno si possono notare due piccole finestre per parte traforate da cui si possono vedere alcune bellezze cittadine attraverso la trama: in quello che è stato progettato come ponte di giuntura tra Palazzo Ducale, un palazzo di giustizia, e le prigioni nuove di Venezia infatti è ben visibile ad esempio l'isola di San Giorgio Maggiore.
La bellezza dei fregi e decorazioni in stile barocco, la particolarità storica di essere stato costruito dal famoso architetto Contin, oltre che la reclusione del più che celebre Casanova hanno reso questo luogo famoso: ha raccontato il romantico avventuriero italiano, nel libro “Storia della mia fuga dai Piombi”, di come sia fuggito proprio da quella prigione. Una cosa da non perdere è la visita dall'interno - con dovuta prenotazione di una visita guidata – che mostra uno spettacolo totalmente diverso da quello che ci si aspetta!

Storia del Ponte dei Sospiri

Il Ponte dei Sospiri è stato realizzato agli inizi del XVII Secolo da un progetto dell'architetto Antonio Contin, figlio e nipote d'arte. Il padre, infatti, era Bernardino Contin e il nonno era Antonio Da Ponte, costruttore di un altro celebre ponte veneziano: il Ponte di Rialto.
Il ponte fu costruito per volere del doge Marino Grimani, come collegamento tra le prigioni nuove di Venezia e gli uffici degli inquisitori di Stato. Proprio a questa sua funzione originaria è legata l'origine del suo nome.

Perchè si chiama Ponte dei Sospiri? L'origine del nome

La storia più probabile ma non accertata riguarda la veduta dell'esterno da parte dei prigionieri che vedevano per forse l'ultima volta la città lagunare più bella del mondo e che, nel farlo, sospiravano dando origine al mito: adesso i sospiri che lo riguardano sono ben altri, visto che sono più che altro esclamazioni di meraviglia da parte di turisti ed amanti.